Quando la politica scavalca la ragion di stato.
Silvia Pettinicchio membro esecutivo Verdi Europa Verde di Milano
Silvia è tornata già da qualche giorno ma non cessano le polemiche ed il polverone scatenato in seguito ai primi momenti dopo l’atterraggio: i suoi primi passi fuori dall’aereo, il suo abbigliamento e le sue prime dichiarazioni. Una polemica cresciuta di ora in ora, riempiendosi d’odio e di rabbia, di rancore, di insulti diretti a lei, alla religione che ha abbracciato, alla ONG per cui lavorava, ai cooperanti in generale. Una violenza che, uscita dai social è atterrata sui giornali, è strisciata all’interno delle istituzioni, nelle sale consiliari, persino nelle aule della Repubblica finendo contro i vetri della sua abitazione. Non voglio scrivere della deriva maschilista e fascista del paese messa in luce da questi fatti anche se, impegnata come sono da anni per la parità di genere, avrei tante cose da dire. Ma non voglio neanche cercare una spiegazione, una scusante a tanta violenza verbale ed ideologica nella tensione della quarantena, delle misure di confinamento sociale, del prolungato isolamento a cui molti di questi urlatori, signori e signore, sono stati costretti negli ultimi tre mesi. Confinamento che li ha portati a scagliarsi prima contro i runner, i bambini, i proprietari di cani, i fidanzati al parco. Ed ora contro Silvia. Voglio analizzare questo fatto dal punto di vista della comunicazione e quindi cercherò di rimanerne distante emotivamente dai fatti. Voglio denunciare le responsabilità di stato, politica e dei giornali sulla esposizione mediatica, le passerelle da red carpet a spese di un ostaggio appena liberato. Silvia è stata data in pasto ai giornalisti all’aeroporto e poi all’arrivo a casa, è stata buttata nell’arena della morbosa curiosità del popolino da rotocalchi che si è accanita in ipotesi invadenti del suo privato circa il suo stato di gravidanza, la sua conversione all’Islam, il fatto che fosse sposata, fino ad ipotizzare la sua complicità con i rapitori. E come altri prima di me voglio mettere in luce la gestione dilettantesca da parte del premier Conte e del ministro degli Estero Di Maio che hanno offerto un gigantesco spot propagandistico alla causa jihadista e ai terroristi di al-Shabab e al-Qaeda. La trattativa è stata condotta in silenzio e con la massima professionalità. SI è sbracato appena è atterrato l'aereo. Silvia sarebbe dovuta rientrare a casa lontano dai riflettori, scortata con il massimo riserbo e allontanata dalla scena per un po’. Per la sua sicurezza ma anche per la sicurezza del paese. In America non si fanno più funerali di stato in diretta televisiva per i soldati morti in guerra. Quelle immagini scorrerebbero facilmente nel deep web fomentando il fanatismo religioso che ha mietuto tante vittime, anche tra i terroristi stessi. Queste cose vanno condotte in maniera discreta, come succedeva ai tempi delle brigate rosse. Pagare, recuperare l’ostaggio, negare di aver pagato, portarlo a casa nel massimo silenzio, senza cercare photo opportunity che fanno soltanto ulteriore pubblicità ai sequestratori. La nostra politica si è rivelata ancora una volta inadeguata, superficiale, cialtrona e soprattutto esibizionista.
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