Mariolina De Luca e Andrea Bonessa, co-portavoce della Federazione milanese dei Verdi
È il momento delle scelte. Il rilancio di Milano non passerà dalla cementificazione, dallo spreco del suo territorio, ma dalla ripresa della vita culturale e sociale. Bisognerà riempire di nuovo quegli spazi che da sempre caratterizzano la vita sociale della nostra città rendendola un punto di riferimento internazionale. Bisognerà ridare fiato e ossigeno, in dosi massicce, ai teatri, ai cinema, agli spazi culturali, ai musei, al turismo. È il momento delle scelte. Tra un passato discutibile e un futuro indispensabile, dobbiamo avere il coraggio di invertire la rotta, di abbandonare la cultura del mattone e abbracciare la sostenibilità della cultura. E dunque: stop alle nuove edificazioni, recupero del patrimonio edilizio esistente per avviare quelle economie che ci permetteranno di investire dove c’è un’autentica necessità di crescita. E dunque: stop al progetto degli Scali ferroviari, alla cementificazione dell’ex Macello, alla distruzione della Goccia, del Parco Bassini, di piazza Baiamonti, del vecchio stadio di San Siro… Le soluzioni previste, come il Museo della Resistenza, potranno trovare spazio in uno di quei palazzi storici del centro cittadino che l’amministrazione cittadina intende destinare alla locazione e che, invece, torneranno simboli dell’offerta culturale di Milano. Il ministro Dario Franceschini ha promesso 15 milioni di euro per il Museo della Resistenza. Non tutti saranno necessari, una buona parte potrà essere riservata ai presidi culturali, che saranno gli ultimi a riaprire le porte. Bisognerà mettere in campo un piano di attività e interventi da concordare con le diverse categorie dei lavoratori dello spettacolo e del turismo, travolte da una crisi profonda. È il momento delle scelte. E allora scegliamo: scegliamo la cultura, scegliamo la vita.
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